Pubblicati stamattina alle ore 08.00 i dati sull'Inflazione Uk, dati sui quali molti riponevano speranze per un segnale di rallentamento dei prezzi dopo che la BOE ha portato i tassi di interesse al 4.50%, ma a quanto pare l'inflazione risulta essere più vischiosa del previsto. Difficile da contenere la corsa dei prezzi, che nel dato più ampio, Il consumer price index si mantiene in linea con la precedente rilevazione dell' 8.7% a fronte di aspettative del 8.4%, su base annuale, male invece il dato core, ovvero epurato dalle componenti più volatiliti quali food ed energy, che sale dal precedente 6.8% al 7.1%.

Messa alle strette la BoE che domani sarà chiamata alla decisione sui tassi di interesse, visto il livello di inflazione attuale, le aspettative iniziano a salire, la necessità di politiche monetarie più aggressive pone attese per rialzi tassi anche da 50Bp, in virtù di un perdurare dell'inflazione da troppo tempo e più a lungo restano alti i prezzi , maggiore è la pressione sulla banca centrale al rialzo del costo del denaro.

Per il Pm Sunak la situazione si fa sempre più difficle, visto che maggiore inflazione, vuol dire tassi più alti e quindi salita dei rendimenti obbligazionario di breve, il che ci porta a maggiori costi di finanziamento per il debito Uk. Il fardello dei costi sul debito impone al PM politiche fiscali ancora molto restrittive, che non danno possibilità a tagli delle tasse lasciano una forte pressione fiscale sui consumatori che ben presto saranno stretti nella morsa fiscale -monetaria.

Sebbene la Bank of England abbia alzato il costo del denaro dai minimi dello 0.10% visti nel Novembre 2021 all'attuale 4.50% sembra ancora necessario proiettarsi verso nuovi rialzi, ponendo cosi un potenziale tasso di equitlibrio ben oltre il 5%

ricordiamo che gli attuali livelli del costo del denaro non si presentavano dal 2008, anno della grande crisi che ha poi costretto la BOE a portare tassi prossimi allo zero, ma sino ad allora il costo del denaro per il Regno Unito ha sempre avuto valori abbastaza sostenuti, che si aggiravano tra il 7.50% e il 3.50% per la parte piu bassa del range.

Alle condizioni attuali il Regno Unito ha l'inflazione più altra tra il panorama g7 con livelli prossimi solo per l'Australia che si attesta ad un 7.00% seguita poi da Nuova Zelanda con un 6.7%.

tuttavia itassi di interesse non sono tra i più alti, con un 4.50% il Regno Unito si colloca solo quarto dopo New zealand con un 5.5% Stati Uniti con un 5.25% e Canada con un 4.75%

Il vero dilemma sarà ancora una volta , quanto a lungo l'economia britannica potrà reggere questi livelli di pressione monetaria,?

per ora l'economia del Regno Unito si è dimostrata più forte di quanto si sperasse, con un mercato del lavoro particolarmente tonico , vista la disoccupazione non lontana dai minimidi 3.50% , all'attuale 3.8% , ma ben distante dai valori del 2020 del 5.25% o del 2011 del 8.50%.

un mercato del lavoro tonico porta ancora a forte domanda di mano d'opera a potenziali salari più alti e ad una spirale prezzi -salari che renderebbe ancora più arduo il lavoro della BOE.

si dovrà agire rapidamente e il prezzo da pagare in termini di disoccupazione, domanda interna potrebbe essere alto, ma la forte inflazione rende vano ogni sforzo produttivo del paese, visti i conseguenti rialzi del costo del debito che lasciano defluire dal paese buona parte della ricchezza creata. Serve dunque arginare la perdita con interventi rapidi e decisi per consentire poi una adeguata ricostruzione del tesuto economico Uk.

Poco da agigungere dunqu al quadro tecnico che ne deriva: la paura di una potenziale fase recessiva, guidata da una staflazione, annulla il forte rally rialzista della sterlina degli ultimi giorni, abbandonando le quotazioni di massimo di 1.2850 per andare al test dei primi supporti tecnici di 1.27 figura.

La chiave ora sarà la Boe e la decisione sui tassi che potrebbe generare interessanti movimenti rialzisti al break out dei massimi di 1.2850 come affondi profondi alla rottura dei supporti di 1.2550.

Tutti gli scenari ora sono aperti, massima cautela nella giornata di domani 22 giugno 2023.

Bilotta Salvatore