PETROLIO, TRA LOCKDOWN E BACKWARDATION

BUONGIORNO FOREX DEL 29.03.2022
Giornate ancora ad alta volatilità sul comparto energy, che ieri ha registrato il crollo del petrolio, che è passato da 113$ a 102$, preda delle vendite generate sulla paura che il nuovo lockdown in Cina possa portare ad un calo importante della domanda.
Le possibilità di un ribasso del WTI erano nelle corde, dato l’evidente effetto backwardation, già richiamato in queste righe, che vede i contratti futures con scadenze più lontane prezzare il greggio a prezzi decisamente inferiori ai 100$, basti considerare il contratto scadenza dicembre 22, che al momento prezza 89.22$ al barile, senza quindi contare scadenze più lontane dove la valutazione continua a diminuire, per assestarsi poi verso i 66$ al barile.
Sembra dunque placarsi la fase di speculazione sul comparto energetico, che ha colpito non solo il petrolio, ma anche il Ngas, che ieri richiamavamo per le importanti performance fatte nel mese di marzo e special modo la scorsa settimana, e che ieri ha visto i primi movimenti di storno verso le aree di supporto di 5.50$, con obiettivo a 5.38$ prima e 5.31$ poi.
L’equity continua la sua corsa a rialzo andando a colpire le aree target di medio periodo, individuate in 4566-4580 per l’S&P, e 15000-15100 per il Nasdaq, aree dalle quali riteniamo possibili dei fisiologici respiri, o quantomeno fasi di consolidamento laterale, prima di valutare nuovi eventuali allunghi, che potrebbero poi essere dettati solo da contesti geo politici più distesi, accompagnati da minor timori di una FED aggressiva nella prossima riunione di Maggio.
Il timore di politiche hawkish da parte della FED ha spinto la corva dei rendimenti obbligazionari ad inverite la sua rotta, e per la prima volta dal 2006 le curve dei rendimenti 5 anni e 30 anni, si sono incrociate, dando un segnale negativo, di possibile fase recessiva, seppur Powell sembra concentrato sulle curve di più breve periodo.
Il comparto valutario sembra aver trovato un freno alla caduta dello yen giapponese, che ieri ha respirato dai minimi, dando un primo timido segnale di tenuta, ancora lontano da considerare possibile inversione.
Non si sono fatte attendere le prese di profitto dei traders retail che ieri erano long al 91% e che oggi ritroviamo all’85%, segno che la tensione sulle posizioni contrarian era alta, e la voglia di scappare dal mercato in rally era palpabile.
Usdjpy dopo l’approdo alle aree di 125.10 ha iniziato il suo primo movimento di storno, che non ha portato però allunghi oltre 123.00 figura, innescando solo qualche leggero acquisto contrario da parte dei traders al dettaglio, che potrebbero incrementare le loro posizioni solo al BO dei minimi di ieri , per allunghi fino 122.00 figura prima e 121.20 poi.
Tutti i cross yen hanno visto respiro dai massimi di periodo, senza per ora rompere i supporti con gbpjpy che potrebbe assistere ad allunghi ribassisti solo sotto 160.90 per giungere 159.50-159.00 figura.
Nessun altro asset da segnalare al momento, attendiamo i dati previsti dal calendario macro economico di domani, e focus sull’inflazione in eurozona per questa prima parte della settimana.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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